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lunedì 19 gennaio 2009

EZIO VENDRAME IL ''GEORGE BEST''ITALIANO

Ezio vendrame nasce in Friuli alla fine degli anni 40.Talento cristallino si fa subito notare nelle squadre minori del Friuli entrando ben presto nelle giovanili dell'Udinese. Dopo un peregrinare in giro per l'Italia a causa del suo caratteraccio la SPAL( la societa'di Ferrara)decide di dargli fiducia percui lo mette sotto contratto.Il suo rendimento calcistico e' stato tranne sporadiche eccezioni sempre modesto tuttavia Ezio Vendrame viene definito indiscutibilmente da tutti gli adetti ai lavori il piu' grande talento italiano degli anni settanta e per questo si sprecarono i paragoni con il grande attaccante nord irlandese dello United George Best a causa della personalita' molto particolare, anche se tecnicamente Vendrame era accostato all'argentino Mario Kempes..Tuttavia il suo immenso potenziale era in gran parte oscurato dal suo modo di relazionarsi agli altri ma,soprattutto dalle stravaganze che rappresentavano il vero motivo percui e' cosi' famoso ancor oggi.Dopo un periodo di transizione alla spal Vendrame fece il suo debutto nell'olimpo del calcio con il Lanerossi Vicenza in serie A e precisamente nel campionato 1971/72. L' addio alla spal e' avvenuto perche' oltre che mettere zizzania all'interno dello spogliatoio si ostinava a dire che lui giocava a calcio solo per i soldi ed il resto gli interessava relativamente.Ezio e' stato l'idolo incontrastato in tutte le squadre in cui ha giocato grazie ai modi da hippy ai capelli lunghissimi e al comportamento anarchico ed alquanto eclettico.Gli episodi per cui viene ricordato tutt'oggi sono la gallina portata al guinzaglio in campo come simbolo di vittoria dopo una buona prestazione della squadra, le innumerevoli sbronze pre e post partita che effettuava regolarmente e incredibilmente coincidevano con le sue migliori prestazioni in campo.Ma due episodi in particolare meritano un approfondimento per spiegare che era veramente Ezio Vendrame. Tutte e due queste situazioni sono successe verso la fine della sua carriera quando militava nel Padova in C(dopo parecchi campionati in A tutt'altro che esaltanti con le maglie d'apprima del Vicenza e poi del Napoli chiuse con qualche ottima ma,isolata prestazione e qualche gol siglato nella massima serie)Il primo episodio risale all'incontro Udinese(la sua ex squadra) Padova.I dirigenti dell'Udinese(che era in corsa per la promozione in B)offrirono a Vendrame in cambio di una sua prestazione incolore l'enorme cifra di 7 milioni di lire(il normale premio partita dell'epoca era circa 22.000 lire)lui inizialmente acetto' dicendo che in fondo aveva giocato tante volte male ed oltretutto gratuitamente ma,quando una volta in campo i suoi ex tifosi lo tempesytarono di fischi decise di dare una lezione all'Udinese e ai suoi ex-tifosi.Infatti quell'incontro fini' due a zero per gli ospiti con la sua doppietta personale di cui il secondo goal lo segno' promettendo ai tifosi friulani che avrebbe segnato da angolo e puntualmente accadde cio'.Apprestandosi a battere un corner,dopo essersi soffiato il naso con la bandierina come era solito fare,infilo' tranquillamente la palla in rete direttamente dall'angolo.Il secondo ed ultimo episodio ,il piu' curioso,accadde quando Vendrame indossava ancora la casacca del Padova.Durant una partita particolarmente noiosa e sterile destinata allo zero a zero Vendrame in possesso di palla a centrocampo,palla al piede si diresse verso la sua porta scartando come birilli tutti i suoi compagni.Giunto davanti al suo portiere lo scarto' senza esitazione fermando il pallone a pochi centimetri dall'autogol e dopo aver spiazzato completamente pubblico e compagni di squadra riparti' sempre con la sfera tra i piedi e tra un dribbling e l'altro fece il percorso inverso ritornando a centrocampo senza che ne' compagni di squadra ne tantomeno i malcapitati avversari riuscissero a sottragli palla.Tutto cio' pero' ebbe effetti negativi non indifferenti.Infatti uno spettatore assistendo alla folle azione personale di Vendrame venne colto da un infarto e mori' all'istante.Quando gli fu riferito questo particolare episodio Ezio minimizzo' e si limito' a dire che i deboli di cuore non devono assistere ai suoi incontri.
Dopo essersi ritirato dall'attivita' agonistica Vendrame alleno' per un breve periodo le giovanili del Venezia calcio prima di dedicarsi esclusivamente alla musica ma soprattutto si dilettava nel comporre poesie.
Ultimamente e' balzato agli onori della cronaca quello che e' indiscutibilmente il suo piu' grande successo letterario e cioe' il libro dal titolo'' Se mi mandi in tribuna godo" in cui Ezio racconta in maniera anche troppo esauriente e con il suo tipico linguaggio colorito la sua vita da calciatore'' fuori dagli schemi".